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Superfood felini: microalghe e loro impatto sulla vitalità del gatto senior

Le esigenze nutrizionali dei gatti senior

Dopo i dieci anni di età il metabolismo del gatto rallenta, la capacità digestiva diminuisce e il sistema immunitario può diventare meno efficiente. Le proteine restano fondamentali per mantenere massa magra, ma devono essere altamente digeribili e bilanciate in aminoacidi essenziali (taurina in primis). Aumenta anche il fabbisogno di antiossidanti naturali per contrastare lo stress ossidativo che danneggia tessuti e organi. Inoltre, la funzione renale può risultare più delicata, motivo per cui occorre privilegiare ingredienti di qualità e ridurre fosforo in eccesso. Le microalghe, ricche di proteine nobili ma povere di fosforo, rappresentano quindi un’opzione interessante per integrare nutrienti preziosi senza appesantire i reni.

Microalghe: che cosa sono e perché si definiscono superfood

Con il termine “microalghe” si indicano diverse specie unicellulari d’acqua dolce o salmastra capaci di sintetizzare un’enorme varietà di composti bioattivi grazie alla fotosintesi. Spirulina (Arthrospira platensis) e chlorella (Chlorella vulgaris) sono le più note: la prima offre fino al 60 % di proteine complete, la seconda abbonda di clorofilla e fattori di crescita che stimolano la rigenerazione cellulare. Entrambe forniscono β-carotene, vitamine del gruppo B (in particolare B12 pseudovitaminica), minerali come ferro e magnesio, nonché fitonutrienti antinfiammatori quali la ficocianina. La loro densità nutrizionale è così elevata che bastano pochi grammi al giorno per apportare benefici misurabili, motivo per cui vengono definite superfood.

Spirulina, Chlorella e altre: profilo nutrizionale a confronto

Spirulina è tecnicamente un cianobatterio, non un’alga verde, ma il suo contenuto in proteine digeribili, acidi grassi gamma-linolenico (GLA) e ficocianina ne fa l’integratore d’elezione per sostenere muscolatura, risposta immunitaria e vitalità cutanea. Chlorella possiede invece una parete cellulare in grado di legare metalli pesanti ed è ricca di clorofilla, utile per la detossificazione epatica. Altre specie emergenti sono Schizochytrium sp., fonte di DHA vegetale, e Haematococcus pluvialis, nota per l’astaxantina, potente carotenoide antiossidante. Combinare piccole quantità di più microalghe può fornire uno spettro completo di nutrienti: proteine, omega-3, carotenoidi e micronutrienti difficili da ottenere da fonti terrestri.

Benefici delle microalghe sulla vitalità del gatto anziano

Studi veterinari preliminari mostrano che la supplementazione di spirulina (2–4 g/kg di alimento secco) migliora l’attività dei linfociti T, riducendo la frequenza di infezioni respiratorie nei felini anziani. Il contenuto di GLA favorisce la sintesi di prostaglandine serie 1, con effetto antinfiammatorio su articolazioni artritiche. La chlorella, grazie ai fattori di crescita (CGF), promuove la rigenerazione dei villi intestinali, favorendo un assorbimento più efficiente dei nutrienti e un aumento dell’appetito. A livello estetico, la combinazione di aminoacidi solforati, rame e zinco contribuisce a un mantello più lucido e a una muta regolare, segni esterni di benessere interno.

Modalità d’integrazione sicura: dosaggi, forme e frequenza

Le microalghe per uso pet si trovano in polvere pura, compresse o miscelate in snack funzionali. Per un gatto senior di 4–5 kg, si consiglia di iniziare con 250 mg di spirulina al giorno (circa 1/8 di cucchiaino), aumentando gradualmente fino a 500–750 mg dopo due settimane se non si osservano disturbi gastrointestinali. La chlorella, meno digeribile, va somministrata sempre polverizzata e non deve superare 0,4 g al giorno salvo diversa indicazione del veterinario. È preferibile dividerne l’assunzione in due pasti per migliorare la biodisponibilità. Integrare “a cicli” di 6–8 settimane, intervallati da almeno due settimane di pausa, riduce il rischio di iperstimolazione metabolica.

Considerazioni veterinarie e possibili controindicazioni

Sebbene le microalghe siano ingredienti naturali, non tutte le polveri in commercio presentano gli stessi standard di purezza: alcune colture aperte possono accumulare metalli pesanti o contaminanti microbici. È fondamentale scegliere prodotti da coltivazioni controllate, con certificazioni analitiche su arsenico, piombo e microcistine. I gatti con ipertiroidismo devono assumere microalghe solo sotto stretto controllo, poiché l’alto contenuto di iodio (soprattutto in specie marine) può peggiorare la patologia. In caso di insufficienza renale cronica avanzata, il veterinario valuterà se il carico proteico aggiuntivo è compatibile con il piano dietetico prescrittivo.

Conclusione Le microalghe rappresentano un’opportunità concreta per ampliare la gamma di nutrienti funzionali a disposizione dei nostri gatti senior, sostenendo immunità, articolazioni e salute digestiva con un approccio naturale e sostenibile. La chiave è introdurle a dosaggi calibrati, privilegiare materie prime certificate e affiancare sempre l’integrazione a un’alimentazione completa e bilanciata. Con il supporto del proprio veterinario, le microalghe possono trasformarsi in un prezioso alleato per migliorare la qualità di vita dei felini in età avanzata, regalando loro energia e benessere più a lungo.