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Prevenire la displasia dell’anca nei cani di taglia grande: segni precoci e terapie innovative

Cos’è la displasia dell’anca?

La displasia dell’anca è una malformazione dell’articolazione coxo-femorale che impedisce al femore di alloggiare correttamente nella cavità acetabolare, provocando instabilità, dolore cronico e, alla lunga, artrosi. Nei cuccioli di taglia grande il problema inizia a livello genetico ma si manifesta progressivamente durante la crescita, quando cartilagine e muscoli non riescono a compensare la sproporzione scheletrica. Comprendere come e perché si sviluppa questa patologia è il primo passo per prevenirla.

Fattori di rischio nei cani di taglia grande

Le razze giganti – tra cui Pastore Tedesco, Labrador Retriever, Golden Retriever, Rottweiler e Alano – presentano una predisposizione genetica, ma il peso corporeo, la rapidità di accrescimento, una dieta ipercalorica, l’esercizio eccessivo su superfici scivolose e traumi giovanili agiscono da fattori epigenetici aggravanti. Prestare attenzione a un’alimentazione bilanciata, controllare il body condition score e modulare l’attività fisica nei primi diciotto mesi aiuta a ridurre drasticamente l’incidenza clinica.

Segni precoci da non ignorare

Zoppia intermittente dopo il riposo, riluttanza a salire le scale, andatura a coniglio, rumori di scroscio articolare e scarso sviluppo muscolare dei glutei sono campanelli d’allarme. Osservare il cucciolo mentre corre e gira stretto rivela eventuali cedimenti dell’anca. Un test casalingo semplice è il doppio tocco del bacino: se il cane si sottrae al contatto potrebbe avvertire dolore profondo.

Diagnosi tempestiva: tecnologie e test

La diagnosi precoce si basa su radiografie in estensione e distrazione (PennHIP) eseguite già a 16 settimane, integrate da tomografia computerizzata a basso dosaggio, ecografia dinamica e analisi del passo tramite sensori di pressione. L’ortopedico veterinario valuta i gradi di lassità articolare e stabilisce un piano individuale prima che insorgano lesioni irreversibili.

Terapie innovative e approcci preventivi

Oltre alla tradizionale tripla osteotomia pelvica, negli ultimi anni si sono affermate tecniche mininvasive come la sinfisiodesi pubica giovanile, la protesi totale modulare di terza generazione, l’infiltrazione autologa di plasma ricco di piastrine e le sospensioni di cellule staminali mesenchimali derivate da tessuto adiposo. Somministrare condroprotettori di nuova generazione con peptidi bioattivi, abbinati a fisioterapia in piscina e magnetoterapia ad alta intensità, accelera il recupero e mantiene la mobilità.

Conclusione:Intercettare la displasia dell’anca prima che diventi invalidante richiede un’osservazione attenta del cucciolo, un dialogo costante con il veterinario e la scelta informata di terapie basate sulle ultime evidenze scientifiche. Con una strategia preventiva completa i cani di taglia grande possono vivere una vita lunga e senza dolore, correndo al nostro fianco senza limitazioni.

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