Tra le linee tortuose del fronte 1914-1918, quando fili del telegrafo venivano recisi e i piccioni viaggiatori cadevano sotto il fuoco nemico, l’umanità affidò messaggi vitali a un alleato insospettabile: il cane. Addestrati per scavalcare crateri, ignorare esplosioni e rintracciare i loro conduttori a chilometri di distanza, questi corrieri pelosi ridussero drasticamente i tempi di comunicazione e salvarono innumerevoli vite. In otto minuti di lettura ripercorriamo la loro formazione, le missioni più estreme, le razze protagoniste e l’eredità culturale che ancora oggi ispira i moderni reparti cinofili.
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