Perché i cani inclinano la testa? Nuove ricerche su attenzione selettiva ed empatia
Un gesto familiare ma ancora misterioso
Quando il nostro cane inclina la testa a sinistra o a destra dopo che abbiamo pronunciato il suo nome o un comando, spesso sorridiamo senza pensare troppo al perché. Per decenni gli etologi hanno ipotizzato spiegazioni disparate, ma soltanto di recente la comunità scientifica ha iniziato a integrare dati anatomici, cognitivi ed emozionali in un modello unico che faccia giustizia della complessità del comportamento.
Orecchie in prima linea: localizzare i suoni
Una delle spiegazioni più intuitive riguarda l’udito. Muovendo il capo, il cane varia l’angolazione dei padiglioni auricolari e compensa la limitata capacità di individuare la provenienza verticale dei suoni. Razze con orecchie flosce – come cocker e basset – inclinano la testa più spesso di pastori e terrier perché le loro pinne auricolari coprono parzialmente il canale uditivo, riducendo la precisione della localizzazione acustica.
Vedere oltre il muso: vantaggi visivi inattesi
Il muso – soprattutto nei cani dolicocefali con canna nasale lunga – può ostruire parte del campo visivo centrale. Inclinando la testa, il cane sposta la linea di vista e ottiene un’immagine più completa del volto umano, importante per decifrare espressioni e movimenti labiali. Questo adattamento visivo si affianca al miglioramento uditivo e rende l’inclinazione particolarmente utile nei contesti di comunicazione diretta con l’uomo.
Attenzione selettiva e cani “gifted word learner”
Lo studio pubblicato su Animal Cognition ha rivelato che i cani capaci di memorizzare decine di nomi di giocattoli (i cosiddetti “gifted word learner”) inclinano la testa nel 43 % dei casi quando ascoltano il nome corretto dell’oggetto, contro il 2 % dei loro pari meno dotati. Secondo gli autori, l’head-tilt sarebbe un indicatore esterno dello sforzo cognitivo legato all’attenzione selettiva: il cervello canino, come il nostro, “mette in pausa” il corpo per concentrare le risorse neurali sull’informazione verbale più rilevante.
La dimensione emotiva: empatia e contagio affettivo
L’inclinazione del capo non serve solo a interpretare parole: nuove ricerche mostrano che essa compare più spesso quando il cane tenta di comprendere lo stato emotivo del proprietario. Studi del 2024-25 indicano che l’head-tilt si accompagna a un sincronismo della variabilità della frequenza cardiaca tra cane e umano, segno di contagio emotivo; altri esperimenti hanno evidenziato risposte più marcate quando i cani sentono voci umane tristi rispetto a suoni neutri. Questi dati suggeriscono che il gesto potrebbe facilitare la lettura delle espressioni facciali e la modulazione del proprio comportamento empatico.
Quando preoccuparsi: l’inclinazione patologica
Una testa perennemente piegata, accompagnata da perdita di equilibrio, occhi nistagmo o vomito, può indicare otite media, sindrome vestibolare o altri disturbi neurologici. Se il cane manifesta inclinazione persistente e asimmetrica, è prudente consultare il veterinario: la differenza fra un gesto comunicativo e un sintomo clinico risiede nella frequenza, nella durata e nei segni associati.
Favorire un head-tilt sano: consigli pratici
Il modo migliore per stimolare l’inclinazione “buona” è parlare al cane con tono vario, pronunciare il suo nome in contesti positivi e arricchire il vocabolario di parole legate ad attività piacevoli (“passeggiata”, “giochiamo”, “biscotto”). Evitare di rinforzare eccessivamente il gesto con snack ad ogni piega del capo: il rischio è trasformare un utile segnale di attenzione in un comportamento puramente opportunistico.
Dal punto di vista evolutivo, l’head-tilt rappresenta un tassello della straordinaria co-evoluzione fra cani e umani: un’abilità che unisce anatomia, cognizione ed emozione per ottimizzare la comunicazione interspecifica. Conoscere le ragioni dietro questo gesto ci permette di interpretare meglio i nostri compagni a quattro zampe e di ricambiare, con la giusta empatia, la loro instancabile attenzione verso di noi.